Sulla via del cimitero - Giovanni Sicuranza " Nessuno firma la vita, tesoro mio lontano, solo la memoria a volte rimane, ma vedi, è un velo, fragile come nebbia, sottile come vento "; gatti di polvere fanno le fusa sulle lacrime di Leopoldo, Leopoldo che ogni secolo si attarda alla finestra della strega e poi se ne va, ricciolo di se stesso, scuro nella notte, scuro nei pensieri, solo il corpo bianco cera, e ora non c'è più, pallido di lune storte e dei ghiacci della morte.
percorsi a singhiozzo nella landa di Neurotopia